Il 29 aprile si festeggia la Giornata Internazionale della Danza, promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Una giornata di festa che accomuna tutti i paesi del mondo. La commemorazione è stata istituita nel 1982 e commemora la nascita di Jean Georges Noverre (1727-1810), che fu il più grande coreografo della sua epoca, il creatore del balletto moderno.
Obiettivo principale dell’evento è quello di promuovere, far conoscere e dare la possibilità ai più giovani di sperimentare le mille forme della danza, dello spettacolo e dell’arte.
In occasione di questa ricorrenza abbiamo intervistato Carmen Famiglietti, giovane danzatrice campana fondatrice dell’Associazione Perla etnica.
Ciao Carmen, quando e come ti sei avvicinata alla danza?
“Ho iniziato a danzare tardi, poco dopo i diciotto anni e quasi per caso. Un giorno, andando all’Università (corso di Archeologia orientale, ndr) ho trovato un volantino che pubblicizzava un corso di danza orientale. Visto che dentro di me c’era sempre stata una passione per la danza ho fatto la lezione di prova e da quel momento la danza è stata ogni giorno la mia vita.”
Quindi hai iniziato con la danza orientale?
“Sì, ho iniziato con la danza orientale e poi da lì non mi sono più fermata sperimentando anche altri tipi di danze etniche e più in generale ho studiato le tecniche più attuali della danza contemporanea. Per spiegare la mia passione e il mio interesse per le danze etniche mi piace paragonare il loro studio a quello delle lingue. Inizi con una lingua e poi da lì non ti fermi più. Quello che secondo me è molto importante è capire cosa collega le varie danze, quello cioè che di base accomuna tutte le culture del mondo.”
Hai partecipato ad eventi particolari?
“Sì, ho partecipato a vari festival nazionali dedicati soprattutto alle danze orientali, ma non solo. Non ho mai fatto concorsi perché non vedo la danza come una competizione ma come una forma d’arte, un’espressione, un linguaggio.”
Quotidianamente come si concretizza questa tua passione?
“Mi sono dedicata molto all’insegnamento, ho fatto molti spettacoli cercando di lavorare soprattutto con la musica dal vivo. Presiedo l’Associazione Perla Etnica, con la quale organizzo vari stage in collaborazione con altri insegnanti”.
Un messaggio per i giovani che vogliono avvicinarsi alla danza?
“Consiglio un approccio rilassato. Troppo spesso noto uno spirito eccessivamente competitivo e una voglia di emergere e di mostrarsi a tutti i costi. La danza è prima di tutto una cosa per se stessi, bisogna viverla come un linguaggio: solo se tutto parte da dentro possiamo diventare un tutt’uno con la danza e riuscire a trasmettere qualcosa agli altri.”
Pasquale d’Orsi
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