L’europarlamento ha approvato il divieto al consumo nell’Unione Europea di alcuni prodotti in plastica monouso come: piatti, posate, bicchieri miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini...che costituiscono il 70% dei rifiuti marini condizionando gravemente l’ecosistema. Possiamo citare come dimostrazione di quanto detto, la rinomata isola di plastica situata al centro dell’Oceano Pacifico -vedi video- https://www.youtube.com/watch?v=ZgRsgmWTIJQ
La normativa se approvata in maniera definitiva prevede il divieto, a partire dal 2021, della vendita all’interno del blocco comunitario di articoli in plastica monouso. Ad aggiungersi all’elenco delle materie plastiche vietate proposto dalla Commissione anche sacchetti di plastica leggera, buste o imballaggi e i contenitori per fast-food in polistirolo espanso. La normativa considera anche gli attrezzi da pesca contenenti plastica. Gli stati membri dell’UE, dovrebbero garantire che almeno il 50% degli attrezzi da pesca abbandonati o smarriti vengano raccolti ogni anno.
L’obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo così ampio della plastica, riuscendo negli anni a diminuire uno dei tanti problemi ambientali che caratterizzano il nostro secolo. Difatti la plastica nei nostri oceani determina anche una maggiore acidità dei mari che, se non fermata, nel corso del tempo potrebbe determinare l’estinzione di molte specie riducendo drasticamente la vita marina. Tutto questo con forti conseguenze per la pesca, ma la plastica non riguarda solo il mondo marino ma l’intera superficie.
Certo è che questa normativa cambierà radicalmente il nostro stile di vita, il non ritrovarsi più oggetti usa e getta comodi per molte occasioni, potrebbe determinare forti disagi; ma è anche vero che in quanto individui riusciremo pian piano ad abituarci ad un nuovo modo di utilizzo di oggetti. Purtroppo la situazione attuale sta già portando le sue forti conseguenze, conseguenze che nel lungo periodo potrebbero diventare vere e proprie catastrofi.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS