Esordio vincente (a sorpresa) per l’Ungheria che, nel match andato in scena allo “Stade de Bordeaux” e valido per la prima giornata del gruppo F, ha avuto la meglio sull’Austria per 2-0. Il 138esimo confronto della storia tra queste due nobili decadute del calcio europeo, è stato deciso al 62′ minuto da un gol di Szalai, bissato al 87′ dal neo-entrato Stieber.
Ungheria che, in attesa di Portogallo-Islanda (calcio d’inizio previsto alle ore 21:00), sale in testa al girone con 3 punti, mentre l’Austria resta a 0, diminuendo nettamente le proprie speranze di qualificazione.
LA PARTITA
FORMAZIONI – Questi i titolari delle due squadre scelti da Koeller (Austria) e Storck (Ungheria)
PRIMO TEMPO – Dopo appena 31 secondi, Austria vicinissima al gol con il suo giocatore più rappresentativo: gran sinistro di David Alaba da fuori area e pallone che si stampa sul pallo, non ci sarebbe mai potuto arrivare l’estremo difensore ungherese. Risponde subito l’Ungheria al 4′ minuto con Kleinheisler, il destro del numero 15 finisce tra le braccia di Almer che para senza problemi. Al 10′ ancora Austria e ancora Alaba pericoloso: il giocatore del Bayern, ben imbeccato da Arnautovic, lascia partire un tiro di sinistro che però trova pronto Király che blocca. L’Austria prova a fare la partita ma in maniera disordinata e non riesce a creare grandi occasioni, Ungheria che invece si limita a difendere. Al 35′ nuova sortita offensiva del “das team”: lancio di Dragović, Janko fa la sponda di testa e la palla arriva a Junuzović, la girata con il destro del numero 10 costringe all’intervento in allungo Király che si rifugia in angolo. Al 41′ Austria vicinissima al gol del vantaggio: splendido uno-due tra Junuzović e Arnautović: il numero 7 serve al centro l’accorrente Harnik, che scivola sul piede d’appoggio e si calcia il pallone sulla mano facendolo carambolare oltre la linea di fondo. Al 43′ primo squillo degno di nota dell’Ungheria che si rende pericolosa con il suo capitano Dzsudzsák che entra in area e calcia verso la porta, pallone che finisce di poco a lato. Dopo l’unico minuto di recupero concesso dal signor Turpin, il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Curiosità: L’Austria è arrivata a questo Euro 2016 con il secondo miglior cammino, il “Das Team” infatti ha fatto registrare ben 9 vittorie e 1 un pareggio nelle dieci partite di qualificazione (meglio ha fatto solo l’Inghilterra con 10 vittorie su 10 incontri giocati).
Curiosità: Il portiere ungherese, Gábor Király, è il primo quarantenne a giocare in una fase finale degli europei. Il portiere con la tuta grigia è anche il giocatore con più presenze ufficiali della storia della nazionale ungherese.
SECONDO TEMPO – La prima occasione della ripresa è dell’Ungheria al 55′ minuto: Gera gestisce il possesso palla ungherese appoggiando a Dzsudzsák, il capitano conclude di sinistro dalla distanza verso l’incrocio dei pali e Almer è costretto ad intervenire con i pugni per deviare in angolo la sfera. Al 59′ primo cambio, obbligato, per l’Austria: fuori per infortunio Junuzović e dentro il 22enne del Lipsia, Sabitzer. Al 62′ vantaggio dell’Ungheria: doppio scambio tra Kleinheisler e Szalai, l’attaccante magiaro sfrutta l’errato piazzamento di Fuchs e riceve il filtrante del compagno davanti ad Almer battendolo con l’esterno destro in spaccata. L’Austria prova a cambiare le carte in tavola sostituendo Janko con Okotie. Al 66′ i bianco-rossi di Koeller restano in dieci a causa dell’esplosione di Dragović che si becca il secondo giallo per un intervento duro e in ritardo su Kádár, è notte fonda ora per il das Team! Al 68′ primo cambio adoperato anche da Storck che inserisce Priskin al posto di Szalai (l’autore del gol merita la sufficienza in pagella solo per il gol, per il resto partita anonima). Al 70′ Ungheria vicina al raddoppio con Nagy, il sinistro in corsa del numero 8 però finisce di poco fuori. Pochi secondi dopo, ancora Ungheria pericolosa, stavolta con un gran destro a giro di Németh, Almer però risponde presente e compie un intervento prodigioso allungandosi, deviando la sfera in angolo. Austria completamente in bambola, l’inferiorità numerica, sommata allo svantaggio, sembra aver demolito i ragazzi di Koeller che subiscono a più riprese le offensive dei magiari. Al 77′ terzo e ultimo cambio per l’Austria: fuori Harnik e dentro il classe 94′ Schöpf. Cambio anche per Storck che manda in campo Stieber al posto di Kleinheisler (buona la sua prova). L’Austria ci prova ma l’Ungheria si difende bene e, all’87’ minuto, gli uomini di Storck chiudono la partita con Stieber che, imbeccato da Priskin, al termine del più classico dei contropiedi, batte Almer con morbido pallonetto. E’ il colpo del KO che stende definitivamente l’Austria. La partita si chiude dopo 5′ minuti di recupero nei quali si registra solo un tiro centrale di Arnautovic, ben parato da Király.
Curiosità: Prima del gol di stasera, Szalai non segnava, in tutte le competizioni, da oltre 12 mesi! Momento perfetto per tornare al gol.
COMMENTO FINALE
Partita dai due volti: nel primo tempo, una buona Austria ha sfiorato più volte il vantaggio e ha controllato per lunghi tratti la gara, costringendo l’Ungheria a difendersi. Nella ripresa invece, la situazione si è completamente ribaltata dopo il gol di Szalai che, complice anche l’espulsione di Dragović, ha sciolto come neve al sole la squadra di Koeller che ora è chiamata a una mezza-impresa per centrare una qualificazione che, alla vigilia, sembrava quasi certa.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS