Sabato 18 Febbraio presso le Scuderie di Villa Favorita in Ercolano e’ andata di scena la presentazione del libro ‘L’angelo della spada. Echidna, la principessa Tuaregh’ di Giovanni Gravina.
Ha moderato l’evento il giornalista Salvatore Perillo. Sono intervenuti la dottoressa Giuseppina Scognamiglio, docente di Letteratura Teatrale Italiana Università Federico II di Napoli, l’avvocato e scrittore Alfredo Ranieri e il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto.
Ospite d’eccezione S.E. Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.
Giovanni Antonio Gravina nasce nel 1951 e svolge i suoi primi studi a Caserta dove si diploma geometra. Prosegue la sua formazione a Napoli, conseguendo la laurea in architettura presso la Federico II. Nel corso della sua attività lavorativa ha redatto numerose opere a soggetto tecnico-artistico. Vive a lavora a Portico di Caserta.
‘L’Angelo della Spada’, primo volume di una triologia:
Omnes qui in amore dignus.
Anni 50 del secolo scorso, viene mandato in scena “Artù e i Cavalieri della Tavola rotonda”.
I giovani protagonisti sono chiamati a sperimentare sentimenti ed emozioni che segneranno indelebilmente le loro vite fino a condizionarne il destino. Tra Michele-Parsifal e Eliodora-Ginevra sboccia un amore travolgente che li condurrà, per vie diverse e sofferte, ai confini del mondo, dello scibile umano, alle soglie del soprannaturale, nello sterminato deserto del nulla.
Luogo altro, due eminenti ricercatori riescono a decifrare antichi e sibillini scritti di Platone, Leonardo e Gioffredo, riuscendo a svelare il grande mistero che lega Alessandro il grande e il suo sacello ai vaticini di Siwa e le tavole smeraldine; il dono di Toth, il dio scriba di Osiride, agli uomini. Altrove, Echidna, la superba e solitaria principessa Tuaregh dalla bellezza statuaria; la sua storia si intreccia per fato e destino avverso con quello di Michele, di Eliodora, in un crescendo emozionale fatto di leggende, storie,
speranze, fino a sfociare in un amore impossibile eppur voluto, cercato; condannata per questo a trascinarsi solitaria nell’immenso deserto del nulla. Ma sarà il suo straziante canto d’amore, il suo pianto, levati alla luna, alle stelle, il percolato di cuore che porterà alla metamorfosi di Michele in El-echim, il designato, l’Angelo della spada, colui che muoverà battaglia al male assoluto nella lontana terra desertica del Sahara, un conflitto apocalittico dal sapore eterno, ciclico, contro il quale la spada di un Angelo può spezzarsi, non il cuore di una donna innamorata, capace di mutuare la propria felicità per la radiosa alba di un nuovo giorno.–
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