La Camera ha approvato, in prima lettura, la proposta di legge concernente la determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale.
Il testo, che nel corso dell’esame in Commissione Giustizia è stato sostanzialmente e ampiamente modificato, consta di due articoli che allegano alle disposizioni di attuazione del codice civile due tabelle che i giudici dovranno utilizzare come parametri per la liquidazione con valutazione equitativa del danno non patrimoniale.
Si tratta delle cosiddette Tabelle di Milano, oggi adottate dalla gran parte dei tribunali d’Italia dopo la pronuncia della Corte di Cassazione che ha introdotto il principio della necessità di applicare su tutto il territorio nazionale un unico criterio di liquidazione, da ritenersi equo, costituito appunto dalle tali tabelle. Al giudice – sempre secondo il dettato del provvedimento – è consentito di aumentare il risarcimento fino al 50 per cento della misura prevista dalle tabelle, in considerazione delle condizioni soggettive del danneggiato.
Il provvedimento è da considerarsi, quindi, un passo avanti importante, soprattutto se associato al disegno di legge “concorrenza”, attualmente all’esame del Senato, che interviene in materia di risarcimento dei danni da incidenti stradali, al fine di garantire, in forza degli stessi principi, la parità di trattamento su tutto il territorio nazionale dei cittadini vittime di tali tipologie di danni non patrimoniali.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai lavori parlamentari del provvedimento “Modifiche al codice civile, alle disposizioni per la sua attuazione e al codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, concernenti la determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale” AC 1063-A – relatore Stefano Dambruoso (Civici e Innovatori) – e ai relativi dossier del Servizio studi della Camera dei deputati.
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