Dichiarazione dello stato di emergenza per 12 mesi e stanziamento di 5 milioni per i primi interventi d’urgenza a Genova nei luoghi del crollo del ponte Morandi, sulla A10, avvenuto nella tarda mattinata di ieri.
Lo ha deciso ieri pomeriggio il Consiglio dei ministri riunito in via straordinaria nella prefettura del capoluogo ligure, dove a fine Cdm si è svolta la conferenza stampa durante la quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le misure decise, tra le quali la revoca della concessione alla società Autostrade per l’Italia, che gestisce quel tratto.
Con lui il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che dopo il consiglio si è recato nei luoghi del crollo del ponte, tra i Vigili del fuoco che sono al lavoro non- stop da ieri tra le macerie.
Presente anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, che insieme a Salvini ha partecipato anche alla riunione dei ministri con i titolari delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e dell’istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti.
I milioni stanziati in prima battuta serviranno per le famiglie sfollate, i servizi ai cittadini, la rimozione delle macerie, ha detto Conte anticipando l’intenzione del governo di nominare un commissario per la ricostruzione. Più in generale, il presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di rinnovare il sistema di monitoraggio delle infrastrutture che costruite decine di anni fa hanno un proprio ciclo di vita: dovrà diventare più efficiente ed efficace, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di chi si sposta sulle strade italiane.
Conte ha comunicato anche il numero di vittime, che in base all’aggiornamento alle 18.30 di ieri sul sito web della prefettura risultano 38, e di feriti, 15.
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