Il crack Deiulemar balza nuovamente all’attenzione nazionale grazie ad uno spazio dedicato dalla trasmissione radiofonica “Il Serpente Corallo”, trasmessa sulle frequenze di Radio 24, canale radio de “Il Sole 24 Ore”. Il programma, condotto da Stefano Elli, Marco lo Conte e Mauro Meazza, ha ricostruito la vicenda, dai tempi in cui la società era considerata un fiore all’occhiello dell’economia locale, alla vendita delle obbligazioni, fino al fallimento con la misteriosa scomparsa di parte delle navi dai bilanci societari. In maniera anche goliardica si è fatto riferimento alla serie di conferimenti a Malta, in Lussemburgo, a Madeira, alle scatole cinesi create ad hoc per nascondere tutti i beni, ai trust nei quali sono confluiti i beni degli ex armatori al fine di celare la reale proprietà degli stessi. Nel corso della trasmissione è intervenuta l’avvocato Marisa Maraffino: “le armi principali nelle mani dei risparmiatori in questi casi è costituirsi parte civile nel processo e insinuarsi nel passivo, cose che credo siano state fatte nel caso Deiulemar- ha affermato l’avvocato”. Poi un passaggio sul fiume di denaro transitato in diverse banche, che evidentemente non hanno trasmesso adeguata e tempestiva segnalazione agli organi di vigilanza: “Difficile rivalersi sulle banche e dimostrare che i direttori siano responsabili di queste macchinazioni – sostiene la Maraffino. Per quanto riguarda invece i trust ci sarebbe la possibilità di dichiararli nulli se ci sono dietro intenti illeciti”. Nel corso della trasmissione si è poi ribadita l’importanza della società di fatto e l’entità irrisoria dei riparti ricevuti, e su questo l’avvocato Maraffino è stata lapidaria: “in questi casi quasi mai i creditori riescono a recuperare più di tanto, i beni spariscono in fretta…” Di seguito è possibile riascoltare la trasmissione integrale.
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