Dopo il riparto dell’1% derivante dal fallimento della Deiulemar Compagnia di Navigazione, è ormai chiaro che le possibilità di ulteriori recuperi per gli obbligazionisti coinvolti nel crack passano dalla società di fatto, ossia il reticolo di società che gli armatori hanno messo in piedi per spogliare la società operativa di ogni bene con l’intento di sottrarli alle pretese dei creditori. A distanza di poche ore dalle precisazioni via Facebook dell’avvocato Colapietro – con le quali si ricordava il congelamento della posizione creditoria della Deiulemar nel fallimento della società di fatto a causa di due impugnative, anticipando già che una delle due era stata rigettata dal Tribunale di Torre Annunziata – è arrivata anche l’ufficialità da parte del comitato dei creditori di tale rigetto. Di conseguenza, sta per cadere un altro ostacolo alla possibilità di ulteriori riparti derivanti dalla società di fatto. Di seguito il comunicato diramato dal comitato dei creditori:
Un’altra importante vittoria. Si comunica che il Tribunale di Torre Annunziata ha rigettato l’opposizione proposta da un obbligazionista che aveva impugnato l’ammissione al passivo al fallimento SDF della curatela DCN.
Se non verrà proposto ricorso per cassazione, l’ammissione al passivo al fallimento SDF del fallimento DCN diverrà definitivo.
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