Si prospettano nuovi e importanti sviluppi sul fronte del crack Deiulemar. Quello che ormai era noto da tempo, ovvero le grosse responsabilità di organi di controllo e la complicità delle banche, si appresta ad avere un risvolto in chiave giudiziaria. Dal Tribunale ordinario di Roma GIP n° 40 emerge infatti che nell’ambito del fallimento dell’ex colosso armatoriale torrese si ravvisano ipotesi di reato equivalenti a quelle contestate agli amministratori della società anche a carico dei tre membri del collegio sindacale e ai funzionari di banca che all’epoca dei fatti hanno movimentato i conti correnti personali personali di Michele Iuliano. Per cui il GIP ha restituito gli atti al PM affinché proceda all’iscrizione della notizia di reato e inizi le indagini. Per quanto riguarda invece la posizione della società di revisione KPMG c’è l’archiviazione. Finiscono così ufficialmente nel mirino della giustizia coloro che dovevano vigilare, ed evidentemente non lo hanno fatto, e le banche compiacenti coinvolte nel giro di denaro delle obbligazioni irregolari. Di seguito la nota pubblicata dalla Curatela Deiulemar:
In data 5-6 dicembre 2017 il Tribunale Ordinario di Roma Ufficio GIP n° 40, a scioglimento della riserva di cui all’udienza tenutasi in Camera di Consiglio in data 26/06/2017, ha così disposto: “Visto l’art. 408,4°co.c.p.p. Ordina la restituzione degli atti al P.M. affinché provveda a iscrivere precipua notitia criminis per le ipotesi di reato di cui sopra – le stesse già iscritte a carico degli amministratori, in virtù della clausola di equivalenza di cui all’art. 40, cpv, c.p., con riferimento ai membri del collegio sindacale in carica al momento dei fatti, nonché quella di cui al l’art. 648 bis c.p. con riferimento agli intermediari bancari preposti alla gestione dei proventi delle emissione irregolari movimentati dallo IULIANO Michele – nei confronti dei soggetti che saranno all’uopo identificati. Dispone, in relazione alla posizione degli odierni indagati, l’archiviazione del procedimento. Manda alla Cancelleria per gli adempimenti di competenza”.
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