Si avvicina un’altra tappa importante della vicenda giudiziaria del crack Deiulemar. Si terrà infatti martedì 20 febbraio presso il Tribunale di Torre Annunziata, dinanzi al giudice Valentina Vitulano, l’udienza relativa al procedimento contro Bank of Valletta, la banca centrale maltese accusata di aver favorito la migrazione di capitali all’estero da parte degli armatori. Secondo il quadro accusatorio la banca, posseduta per il 25% dal governo maltese, ricopre un ruolo attivo nel crack del colosso armatoriale torrese custodendo tre trust (Giano, Gilda e Capital) riconducibili agli armatori per un valore stimato di circa 360 milioni di euro. Si tratterebbe, nel complesso, di un’operazione di distrazione transnazionale finalizzata a sottrarre gli asset della Deiulemar alle pretese risarcitorie degli obbligazionisti truffati. Ciò ha portato così la curatela fallimentare della società di fatto a chiedere al Tribunale oplontino la citazione in giudizio della banca per ottenere un risarcimento milionario e il sequestro conservativo dei beni confluiti nei trust. Si tratta di un filone processuale sul quale gli obbligazionisti fanno molto affidamento, in quanto un esito positivo potrebbe portare a ulteriori e più sostanziosi riparti. L’ultima udienza del 14 novembre scorso si è risolta con un nulla di fatto. Si era infatti rimasti fermi alle questioni preliminari a causa di un’eccezione sollevata dai legali di controparte su una notifica telematica che il giudice non poteva controllare dal proprio pc per malfunzionamento del sistema. Martedì si riprende, con gli obbligazionisti chiamati a raccolta per essere presenti a Torre Annunziata.
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Deiulemar – Causa contro Bank of Valletta: riprende l’assalto ai trust maltesi, il 20 febbraio nuova udienza
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