Dal 21 maggio al 3 giugno, alle Scuderie Reali di Villa Favorita in Ercolano, personale dell’artista torrese Ciro Adrian Ciavolino “Gli ultimi canti”, dedicata a Giacomo Leopardi.
“Questo evento è un atto d’amore – scrive Gennaro Di Cristo – uno dei tanti che l’artista va compiendo con la penna e il pennello da anni e che si è accentuato con l’età matura, come chi ha l’ansia di comunicare per lasciare i segni dell’intenso legame con la sua terra.”
Un primo ciclo di opere esposte sono state realizzate nel 2010 e già presentate al ‘Maggio dei Monumenti’ a Napoli e successivamente in Villa delle Ginestre. Sette di queste opere sono state donate all’Ente Ville Vesuviane e collocate nella villa leopardiana. Il secondo ciclo di venti opere – eseguite nel 2017 – “Sono state ispirate da una lettura – dichiara Ciavolino – in cui si affermava che la Silvia di Recanati si chiamava in realtà Teresa Fattorini ed era la figlia del cocchiere di casa Leopardi. Altri invece sostengono che Leopardi avrebbe incontrato nel circondario di Villa delle Ginestre (all’epoca Villa Ferrigni, ndr) una ‘vera’ Silvia che altri non era che la fidanzata del figlio del colono della villa. Ho quindi immaginato questo amore di Leopardi con questa Silvia vera, di Torre del Greco.”
Il taglio inaugurale dell’evento è stato effettuato dalla preside Iolanda Giovinelli del Liceo classico-linguistico Quinto Orazio Flacco di Portici. “Conosco da molto tempo il professore Ciavolino e in molte occasioni mi ha proposto un progetto con i ragazzi ed ho colto l’occasione di queste pitture per esporne alcune nelle sale del mio istituto. Nella sala biblioteca – afferma la preside – gli studenti hanno avuto modo di ammirare le opere e hanno declamato poesie del poeta recanatese. Il giornalista Roberto Russo ha fatto delle ricerche e ha scoperto un inedito: Leopardi aveva un forte legame con il nostro territorio e partecipava in modo attivo al mondo politico e culturale del tempo, quindi uomo molto attento e presente al nostro territorio, diversamente dal Leopardi dipinto da molti.”
L’architetto Orsola Corrado, che ha curato l’allestimento della mostra, dichiara: “Sono molto contenta e soddisfatta. Contenta delle cose che si iniziano e si portano a termine. Il professore è unico nel suo genere. Nonostante l’età ha la voglia e l’entusiasmo tipica dei bambini. Lui, sempre circondato da donne, è a loro che deve continuare ad ispirarsi.”
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