Un lungo faccia a faccia con Clelia Gorga, Consigliere Comunale del Partito Democratico e fedelissima del Segretario Matteo Renzi. Sul piatto gli argomenti più rilevanti dal punto di vista politico: dal probabile addio di Borriello (“vicenda dai toni kafkiani), alle questioni Molini (“gigantesco caos”) e Migranti (“un papocchio”), fino ad arrivare alle prossime elezioni del 2018 (“non credo al totonomi”).
Questa l’intervista integrale
Sembra certo l’addio di Borriello nel 2018. Come vede questa fine anticipata della consiliatura
“La vicenda relativa al sindaco Borriello ha assunto toni kafkiani: se ripenso alla campagna elettorale da sindaco, ai proclami che fece con la sua coalizione, alla durezza dei toni e alla spregiudicatezza delle sue azioni politiche, questo finale mi sembra davvero fuori luogo. Sembrava una corazzata che doveva trasformare Torre del Greco. Un condottiero che sognava la Svizzera, si è trasformato in un vassallo padano che fa scenografia alle adunate leghiste. Lasciare prima della fine della consiliatura rappresenta uno schiaffo non solo ai suoi elettori, ai quali sta dicendo contate meno della mia poltrona. Ma a tutti i cittadini torresi che speravano in un sindaco capace di risolvere i problemi. Si sono trovati davanti, invece, un politico che mirava solo alle sue aspirazioni. Negli anni si sono succedute giunte ad assetto variabile, maggioranze più o meno risicate. Ha esposto la città a figuracce senza precedenti. Ed ora scappa abbandonando la nave. Ma i cittadini hanno buona memoria e lo ricorderanno”.
Si è dibattuto molto della vendita dei Molini Meridionali Marzoli, qual è il suo punto di a riguardo
“La questione Molini è un gigantesco caos del quale non si comprende ancora genesi ed esito. La preoccupazione che si aprano le porte della città ad una gigantesca speculazione immobiliare è fortissima. E da questo punto di vista l’atteggiamento del sindaco e della sua maggioranza (momentanea ovviamente) non è stato in grado di chiarire cosa accadrà, quali sono le prospettive per l’interesse della città. Noi diciamo chiaramente che non si deve procedere all’alienazione di beni che fanno parte del nostro patrimonio. Se il sindaco e questa pseudo maggioranza lo vogliono fare ci facciano capire per conto di chi fanno gli interessi”.
Parliamo ora dei migranti: un grande caos, che ha difatti creato un clima ostile in città
“Sulla questione migranti è stato fatto un papocchio: qualcuno ha fatto credere alla città e ai cittadini che nel giro di poco tempo saremo invasi da migliaia di migranti che ci toglieranno lavoro e opportunità. Nessuno ha mai detto questo. Il piano predisposto dal Governo con l’aiuto della Prefettura prevede un minimo impiego di strutture locali nelle quali accogliere migranti che fuggono dalla guerra. Non sono terroristi, non sono assassini: sono persone che non hanno nulla. Però dico anche che chi viene qui deve rispettare le nostre leggi. Non consentiamo a nessuno di essere al di sopra di esse. Solidarietà a tutti, ma nel rispetto delle regole. Solo così i valori della convivenza e della pacifica tranquillità vengono rispettati”.
L’addio di Borriello apre difatti la corsa alla poltrona di Sindaco, come si presenta il centro sinistra a Torre.
“E’ prematuro parlare delle amministrative del 2018 a Torre del Greco. Anche perché, almeno sulla carta si dovrebbe votare a scadenza nel 2019. Il Partito Democratico è una forza politica che, responsabilmente, in questi anni di opposizione ha saputo soprattutto tutelare gli interessi della città. Non credo al totonomi che già si sente in giro: il nostro obiettivo sarà quello di rafforzare il partito e di evitare un’inutile diatriba sui personalismi. Presentiamo come Pd il nostro progetto per la guida della città, sottoponiamolo ai nostri iscritti, alla città, agli elettori. E soprattutto chiudiamo questa pessima e sciagurata esperienza di governo cittadino”.
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