Jean Valjean era un miserabile, che, per aver rubato un pezzo di pane per la famiglia, dovette scontare 20 anni di galera. Non possiamo pretendere che il signor Buffon, che nel 1997 falsificò il diploma da ragioniere per iscriversi all’Università, possa aver mai letto Victor Hugo, nè lo possiamo pretendere da un uomo che gira un milione e mezzo di euro ad un tabaccaio e che vince 2 scudetti poi revocati.
Allora caro Buffon cerchiamo di capire chi sono i miserabili. Nell’accezione di Hugo si tratta persone cadute in miseria, ex forzati, prostitute, monelli di strada, studenti in povertà. Tutta gente che ha lottato per la vita, ed a cui la vita ha risposto in malo modo. Jean Valjean, ritornando al nostro primo personaggio, viene messo in galera per un reato ben minore di una falsificazione di un diploma: ruba un tozzo di pane per sfamare la sorella ed i nipoti. Lui è un miserabile, un onesto, al punto tale che, una volta diventato ricco, si autodenuncia per evitare che qualcun altro possa trascorrere il resto della vita in carcere al posto suo.
Allora caro Buffon, noi napoletani, che abbiamo festeggiato la vittoria del Real Madrid, ti ringraziamo per averci definiti miserabili, perchè difatti noi, miserabili, lo siamo. Siamo onesti, di scudetti ne abbiamo vinti solo 2, ma onestamente. Non abbiamo dovuto falsificare alcun diploma per iscriverci all’Università e non abbiamo quel milione e mezzo da prestare all’amico tabaccaio.
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