Si è tenuta in un clima surreale la messa delle 18:30 nella Basilica di Santa Croce. Un ingente dispiegamento di forze tra carabinieri e polizia ha blindato la celebrazione, con Don Giosuè rimasto chiuso a lungo in sagrestia prima della messa dopo l’assalto dei portatori imbufaliti. Riavvolgiamo il nastro del clamoroso epilogo della processione dell’Immacolata. Il tutto è nato dalla scelta di Don Giosuè di far rientrare il carro una volta arrivato a Corso Garibaldi, visto il tempo che minacciava pioggia. A quel punto i portatori hanno deciso invece di proseguire, con il parroco ed altri religiosi che hanno abbandonato la processione dirigendosi in chiesa. Al rientro, in seguito alla mancata benedizione e al cospetto di un campanile muto, è scoppiato il putiferio. Calci e pugni alle porte della sagrestia, fuggi fuggi generale e l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma. La messa in programma nel pomeriggio si è comunque tenuta regolarmente ma Don Giosuè, presente sull’altare, non ha officiato il rito religioso né preso parola. Evidentemente molto scosso dall’accaduto ha preferito restare da parte. Un cordone di carabinieri ha poi accompagnato anche le fasi successive alla cerimonia. Insomma una scena inusuale per un ambiente religioso, in un giorno di festa di fatto rovinato.
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Caos Immacolata – Clima surreale alla messa delle 18:30, Don Giosuè sull’altare ma non celebra il rito religioso
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