Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera fatta dal consigliere comunale, del comune di Boscoreale, Luigi Buffone.
Voglio informare la cittadinanza che il percorso che ci sta portando alla eventuale approvazione del Bilancio di Previsione 2016, previsto nel Consiglio Comunale del prossimo 7 giugno, è stato quanto meno insolito e discutibile, non solo nei contenuti, ma soprattutto per i termini di democrazia e di confronto che sono venuti totalmente meno.
Nessun passaggio nella Commissione Consiliare di competenza, nessun confronto aperto all’interno della stessa maggioranza, nessuna risposta alle Istanze mie personali o di altri consiglieri sulle priorità su cui intervenire.
Ci portano ancora una volta (terzo anno consecutivo) un Bilancio di previsione identificato come “ingessato” o “tecnico” dimenticandosi che già in occasione dell’approvazione del Bilancio 2015 si chiedevano per il futuro misure strutturali forti e decise per mitigare i disagi economici dell’Ente.
Ad oggi le risposte in tal senso sono uguali a zero!!!
E’ stato chiesto più volte pubblicamente, partendo da considerazioni riguardanti le difficoltà economiche dell’Ente, di rilanciare l’azione politica ed amministrativa tramite alcune scelte forti:
-assunzioni di responsabilità con decise misure articolate e ben definite in materia finanziaria per limitare le gravi difficoltà economiche;
-potenziamento di alcuni settori vitali della macchina comunale, per incrementare l’entrata di risorse economiche, in particolare: polizia locale, tributi e urbanistica(condoni e commissione ambientale);
-riorganizzazione efficace della struttura comunale al fine di recuperare lo scollamento esistente fra Amministrazione e Dirigenza Comunale che determina spesso un collasso nei servizi e nelle risposte ai cittadini;
-una conduzione oculata ed attenta innanzitutto dei “contratti in essere” o di quelle risorse economiche già impegnate nei servizi;
-una gestione congrua o vantaggiosa del patrimonio immobiliare comunale;
-fare sintesi sulle questioni urbanistiche con una concezione moderna del territorio che guardi innanzitutto agli interessi della comunità e della pubblica utilità;
-la capacità di fare rete e sussidiarietà con il tessuto associativo e le forze culturali e sociali, per sviluppare la democrazia partecipativa (vedi Bilancio Partecipato).
Il Bilancio di previsione, che resta lo strumento essenziale per incidere sulla burocrazia comunale, sulla politica amministrativa dell’Ente e nella vita quotidiana dei nostri concittadini, non recepisce nulla di tutto ciò.
Pertanto non è più tempo di chiedere “senso di responsabilità” nel voto sul Bilancio (già manifestato nei due anni precedenti) ma credo che subentri inevitabilmente l’espressione del “voto secondo coscienza”.
La mia coscienza, in quanto militante del Partito Democratico, convinto sostenitore dell’azione politica di rinnovamento e rinascita, intrapresa da Matteo Renzi per l’Italia e da Enzo De Luca per la Regione Campania, mi acconsente di votare un Bilancio che non si fa carico di alcuna trasformazione innovativa e progressista, né di un risanamento finanziario dell’Ente?
Boscoreale ha bisogno di un’azione politica amministrativa di largo respiro, realmente riformista, negli interessi del Bene Comune non di uno strumento finanziario che, continuando a relegare il Comune a vivere (?) alla giornata, non porta con se scelte, realmente riformiste, legate ad un confronto fatto di collegialità o gioco di squadra!
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