Torna “Operazione San Gennaro”, un grande classico napoletano che ha fatto la storia del cinema ma che questa volta va in scena in teatro con il sottotitolo “La leggenda”. Massimo Ghini ne firma la regia e sale sul palco nei panni di Dudù, il celebre ladro che nel film di Dino Risi era interpretato da Nino Manfredi. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Diana per tre settimane dal 14 marzo.
La storia è la stessa, ambientata a Napoli nel 1966. Due gangster americani (Valentina Gullace e Gampiero Mancini) approdano a Napoli per un fare un colpo. I due americani si rivolgono a Don Vincenzo (Ernesto Mahieux), boss per eccellenza, ormai ritiratosi in carcere, che non potendo aiutarli materialmente e soprattutto senza conoscere l’entità del colpo, li indirizza da Armanduccio Girasole detto Dudù, suo figlioccio d’arte. Gli americani rivelano a Dudù il colpo da fare: Rubare il Tesoro di San Gennaro. Poi la storia si sa come finisce ma nella sua rappresentazione teatrale c’è qualcosa in più.
Nel cast, accanto a Massimo Ghini, ci sono molti attori napoletani e non tra cui Stefania De Francesco, Antonio Fiorillo, Nunzia Schiano ed il nostro Ernesto Mahieux che così afferma: “E’ una grossa responsabilità: io farò Ernesto e non mi paragonate a Totò anche perché è sempre stato il idolo. Certamente farò del mio meglio.”
La prima svolta nella sua carriera arriva agli inizi degli anni ottanta con un’apparizione in Giuramento (1982), Torna e Guapparia, entrambi del 1984, Maccheroni di Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Jack Lemmon, per poi partecipare alle trasposizioni teatrali shakespeariane di Tato Russo.
La sua filmografia lo vede in Ternosecco di Giancarlo Giannini, Separati in casa di Riccardo Pazzaglia e Aitanic, musical di Nino D’Angelo. L’’incontro con Matteo Garrone segna una svolta nella sua carriera: Nel 2001 l’antieroe impersonato ne L’imbalsamatore, un impagliatore di animali morti, perverso, omosessuale, ossessivo e vicino alla camorra, gli è valso il premio David di Donatello come miglior attore non protagonista.
Molteplici i suoi impegni cinematografici, tra il surrealismo di Chiamami Salomè e l’ironia di …e se domani, fino al sodalizio artistico con Federico Zampaglione, che gli è valso prima l’apparizione nel videoclip de I giorni migliori dei Tiromancino e poi il ruolo del portiere Carmine in Nero bifamiliare. In televisione ha preso parte nel 2004 alla popolare sit-com Camera cafè, nel ruolo dello psicologo aziendale Sergio.
Pasquale D’Orsi
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